Sarria

Camino Frances

To end of camino
113.6
Altitudine
451

Vigo de Sarria

1.10

Sarria

3.60

Vilei

Services
Bancomat
Yes
Bar
Yes
Fermata dell’autobus
Yes
Terminal degli autobus
Yes
Ufficio postale
Yes
Negozio di alimentari
Yes
Centro medico
Yes
Farmacia
Yes
Piscina pubblica
Yes
Treno
Yes

Sarria vanta il record di maggior numero di albergues in un paese. Non allarmatevi per l’ondata di pellegrini che apparirà improvvisamente una volta raggiunta questa tappa; è la città più vicina al punto da cui vengono calcolati gli ultimi 100km per Santiago, necessari ad ottenere la Compostela. L’effetto potrebbe essere drammatico in alta stagione e, se siete in cammino ormai da qualche settimana, dovervi adattare ad un simile affollamento potrebbe risultare una sfida.

Se siete arrivati presto e avete deciso di passare la notte qui, sappiate che la piscina locale è un ottimo posto per coccolare un po’ i vostri piedi.

Ci sono un sacco di bar e ristoranti lungo la Rúa Major (*), dov’è concentrata la maggior parte degli albergues. Per trovare un negozio di alimentari, invece, vi conviene tornare sulla strada principale, dove le alternative abbondano.

La Rúa Major si è evoluta a strada di mercato durante il Medioevo, principalmente grazie al traffico di pellegrini, e ad oggi la situazione è rimasta tale. Mentre camminate per il centro del paese fermatevi un momento ad ammirare gli stemmi ben preservati su molte delle case che contornano la strada.

La Iglesia de Santa Maria è un esempio poco entusiasmante di chiesa moderna, e sorge sullo stesso luogo della precedente, più antica chiesa, risalente al XII secolo. La Iglesia de San Salvador è stata recentemente restaurata e si trova in cima alla Rúa Major. Poco più avanti troverete il Convento de la Magdalena e i resti del vecchio Castello. Il convento risale al XII secolo e attualmente opera come ospedale e scuola elementare. Il Castello, invece, è più recente, del XV secolo, e come la maggior parte dei castelli in Galicia, presenta forme poco elaborate. Solo una torre è sopravvissuta; il resto venne distrutto durante la rivolta degli Irmandiños, nel 1467 (vedi inserto). Cercarono in seguito di ricostruirla, ma anche quel tentativo cadde in rovina. Gli avanzi del tentato restauro sono stati utilizzati per pavimentare vari marciapiedi di Sarria.

Attenzione

Nel tratto di strada tra Sarria e Portomarín è facile trovare mendicanti, artisti di strada e l’occasionale truffatore che richiederà il vostro supporto, denaro e firma. Fate del vostro meglio per non farvi incastrare; il metodo migliore è continuare a camminare.

Inoltre, il consiglio d’ora in poi (cioè da qui a Santiago) è quello di farvi timbrare la credenziale almeno due volte al giorno.

Storia

Alcuni scavi archeologici effettuati nell’area circostante Sarria hanno portato alla luce i resti di un considerevole insediamento pre-romano. Risulta tuttavia difficile rintracciare una documentazione che testimoni l’avvento di popolazioni più recenti, e le fonti scritte più datate non risalgono a prima del VI secolo.

Qualsiasi cosa esistesse a quel tempo fu distrutta dall’invasione dei musulmani, e la zona non si ripopolò prima del 750 circa. La fondazione del paese fu appoggiata dai re successivi e diversi lavori edili furono finanziati da Alfonso IX di León. Egli fu infatti il più grande sostenitore di Sarria, dove morì nel 1230, per poi essere sepolto nella Cattedrale di Santiago.

Irmandiña Uprisings: Also known as “The Great Brotherhood War,” The Irmandiño revolts took place in 15th century Galicia against attempts by the regional nobility to maintain their rights over the peasantry and the bourgeoisie (and by a string of bad crops).

La rivolta degli Irmandiños, anche conosciuta col nome di “grande guerra della fratellanza”, si svolse nella Galicia del XV secolo, contro i tentativi della nobiltà regionale di mantenere i propri diritti sulla classe contadina e sulla borghesia (e in seguito ad una serie di cattivi raccolti).

Le rivolte furono parte di un più vasto fenomeno di insurrezioni popolari dell’Europa tardo-medievale, causate dalla crisi economica e demografica che conobbe il continente tra il XIV e XV secolo. In Galicia ciò significò la distruzione di ogni tipo di struttura fortificata appartenente alla nobiltà; più di 130 castelli furono devastati. L’esito delle rivolte irmandiñe fu contrastante; la nobiltà fuggì a Castile, dove radunò i rinforzi per poi ritornare ed esigere vendetta sui leader della Fratellanza, ma pochissime delle loro precedenti residenze e fortezze furono mai ricostruite.

Il cammino

Il cammino lascia il paese lungo la Rúa Mayor, nel centro storico, che passa oltre il Convento de la Magdalena. Fate attenzione: il cammino gira a sinistra PRIMA di arrivare al convento. Procede, in una ripida discesa, fino alla strada, gira a destra e in men che non si dica attraversa il Río Celeiro sul Ponte Áspera. Continua lungo il fiume, all’ombra di un ponte sopraelevato, per poi attraversare i binari del treno. La prima salita del giorno (senza contare le scale a Sarria) è proprio davanti a voi e passa attraverso un’antica foresta di querce nodose e castagni.